Finalmente un'informazione corretta e non spazzatura.
Sapete che raccomando spesso di non usare cibi pronti, integratori, preparati industriali, per quanto prossibile, ma di prediligere i cibi freschi, a km 0, bio, di provenienza nota, e possibilmente crudi…
Avevo compilato anni fa, dopo approfonditi studi, per una rivista on line una tabella dei cibi anticancro cui vi rimando volentieri. https://www.greenme.it/pdf/anti-cancro.pdf
https://www.greenme.it/mangiare/alimentazione-a-salute/9318-alimenti-anti-cancro#accept
Intanto leggo al volo e vi trasmetto, da Donna moderna, la" black list" dei cibi, resa nota al Forum internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione tenuto a Cernobbio, laborata sulla base delle segnalazioni passate nel corso del 2016 dal Rasff, il Sistema di allerta rapido europeo, che informa sugli allarmi per i rischi alimentari lanciati dai singoli Stati Ue, i prodotti incriminati e la "ragion per cui". In un anno ca. 3mila notifiche sono state fatte.
Alla Turchia 276 segnalazioni per cibi non conformi, davanti a Cina 256, India 194, Stati Uniti 17 Spagna 171.
Attenzione quindi a:
1) pesce spada e tonno dalla Spagna e inquinati da metalli pesanti, cadmio e mercurio;
2) cibi dietetici e integratori dagli Usa, con ingredienti e novel food vietati in Europa e ammessi invece dalla legislazione americana
3) arachidi cinesi con aflatossine, cioè micotossine prodotte da due specie di Aspergillus, un fungo che si trova in particolare nelle aree caratterizzate da un clima caldo e umido.
Ma anche: attenzione ai peperoni dalla Turchia, con tracce di pesticidi oltre i limiti tollerati; alla frutta secca d’importazione: i pistacchi iraniani e i fichi secchi turchi si piazzano rispettivamente al quinto e sesto posto, fuori norma per la presenza di aflatossine, in quantità eccessive “considerate cancerogene – dice Coldiretti - anche dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efta)”.
Pericolose le carni di pollo provenienti dalla Polonia, oggetto di allarme per contaminazioni microbiologiche (per la precisione da salmonella) oltre i limiti di legge. E anche le nocciole turche, le arachidi statunitensi, i pistacchi turchi.
Il commissario europeo per la Salute e la Sicurezza Alimentare, Vytenis Andriukaitis, non sembra particolarmente preoccupato per la classifica redatta e divulgata da Coldiretti. Lo riferisce lastampa.it. «Il Sistema di allerta europeo funziona. Gli standard di sicurezza alimentare europei sono comuni. Se un funzionario di un Paese scopre qualcosa che preoccupa, deve notificarlo immediatamente al Sistema di allerta rapida. E gli operatori sono obbligati a rimuovere dal mercato il cibo contaminato». L’Italia guadagna il plauso e la promozione di Coldiretti, che gioca in casa e si giudica da sola. “La nostra agricoltura – ecco le argomentazioni - è la più green d’Europa con 292 prodotti a denominazione di origine (Dop e Igp), il divieto all’utilizzo degli Ogm e il maggior numero di aziende biologiche. E’ anche al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,5 per cento), quota inferiore di 3 volte alla media Ue e di 12 volte a quella dei Paesi terzi”.
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