Mio marito Mauro, nel tanto camminare per il mondo per ringraziare della sua guarigione dal brutto male che lo aveva colpito tre anni fa, ha raggiunto un altro luogo sacro e pregato per tutti noi.
Ieri come pellegrino ha visitato il Santuario della Virgen de Guadalupe, che conserva la "tilma" su cui nel dicembre 1531 fu impressa l'effigie della Vergine. La tilma era il mantello in tessuto d'agave dell'atzeco Juan Diego, cui apparve la signora sulla collina chiamata di Guadalupe, tra il 9 e il 12 dicembre (l'antico solstizio del calendario Giuliano). Con Lei conversò nella sua lingua natìa e per Lei chiese al vescovo l'edificazione del santuario. L'immagine era la prova che Juan Diego, uomo povero e incolto, portò al prelato per essere ascoltato. Ancora oggi, dopo tantissime verifiche ed esami, non si sa come sia stata prodotta questa immagine. Il mantello è anche noto come la "Sindone" della Madonna, che ha dei tratti meticci - cosa quasi profetica per quei tempi, come a dire che non appartiene ad un popolo ma è Madre di tutti noi - e per la colorazione bruna del viso è chiamata Morena.
Ciao Mauro azul, buen camino, anzi, ULTREJA!
Finalmente siamo riusciti a parlarci col mio tesoro,lì son 7 h prima! Sta bene e saluta tutti gli amici e molto presto ci racconterà di persona!domani sarà a Palenque!basta la vista querido!
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